Un precursore della musica classica italiana fu il veneziano Antonio Lucio Vivaldi, conosciuto anche come il Prete Rosso, in quando abbracciò il sacerdozio, la sua musica ebbe un ruolo importante nella sua vita, ma se inizialmente fu apprezzato, ben presto il suo pubblico lo abbandonò, tanto che morì in miseria.

Fu solo in seguito alla grande ammirazione che aveva Bach nei suoi confronti, che fece riscoprire gran parte delle sue opere, ne compose almeno 825 tra sonate, sinfonie, opere vocali sacre e molto altro.

Sicuramente la notorietà di Vivaldi è data , da I quattro concerti per violino, conosciuti anche come Le quattro stagioni, brani famosi in tutto il mondo.

Vivaldi ebbe una grande influenza sulla musica del 18° secolo, in modo particolare sviluppò e perfezionò la forma del concerto.

Il pesarese Gioacchino Rossini si fece conoscere con la sua prima opera: La cambiale di matrimonio, che subito ebbe un enorme successo, ma il suoi veri capolavori furono: Il barbiere di Siviglia e La gazza ladra, due opere che ispirarono generazioni di compositori e che sono tutt’oggi ancora rappresentate.

In Giuseppe Fortunino Francesco Verdi, le abilità musicali si manifestarono molto presto, iniziò a comporre pezzi per pianoforte in giovane età, con la prima dell’Oberto, si fece conoscere al grande pubblico.

Ma furono le grandi opere come: il Rigoletto, Un ballo in maschera, Il Nabucco, Il Trovatore, La traviata, I Vespri siciliani, Un Ballo in maschera, La forza del destino, Il Macbeth o la Messa da Requiem, che lo consacrarono come uno dei più grandi compositori di musica classica.

Contemporaneo dei due precedenti artisti, Gaetano Donizetti, compose uno dei più grandi capolavori dell’opera buffa del 19° secolo, anche se la sua opera migliore rimane sempre Lucia di Lammermoor