Bacio sotto il vischio, un’usanza… non solo natalizia
Quando pensiamo al vischio, quello che viene in mente è il classico bacio sotto il ramoscello.
Ma quanti di noi conoscono le proprietà e i benefici del Vischio, una pianta con capacità terapeutiche, tra le quali la più nota è quella antitumorale.
Forse è proprio per questo che è iniziata l’usanza?
Questa comunque è una pratica che dobbiamo ai Celti, un insieme di popoli indoeuropei che, nel periodo di massimo splendore (IV-III secolo a.C.), si erano diffusi in un’ampia area dell’Europa, dalle Isole britanniche fino al bacino del Danubio.
Dunque la tradizione di baciarsi sotto il vischio era comune in Gallia., dove si credeva che questa pianta avesse proprietà medicinali e magiche.
La pianta di Vischio era anche considerata un simbolo di immortalità, a causa delle sue foglie, che sono sempre verdi, anche in pieno inverno.
All’inizio di ogni anno i Druidi, che non erano solo l’equivalente dei nostri sacerdoti, ma spesso erano anche maestri, giudici e consiglieri del re, raccoglievano il vischio per gli abitanti, che lo appendevano nelle loro case come portafortuna.
Era quindi consuetudine accogliere i propri ospiti ricevendoli (e baciandoli) sotto il vischio per augurare loro fortuna, e in questo modo auspicare loro buoni raccolti, fertilità o per allontanare gli spiriti maligni.
Nel corso dei secoli e nonostante l’arrivo del cristianesimo, la tradizione è continuata, ma è stata gradualmente limitata al fatto di baciare qualcuno – di solito il partner – sotto il vischio, ovunque, per desiderare buona fortuna durante le feste di Natale.