Nell’entroterra marocchino sorge il piccolo villaggio di Merzouga, dove si possono scorgere le prime grandi dune, che segnano l’inizio dell’Erg Chebbi, percorso nei secoli dalle carovane e terra delle principali popolazioni di berberi, degli uomini blù e dei più conosciuti tuareg o uomini del deserto.
Sul posto sono numerose le agenzie che organizzano escursioni nel deserto, rigorosamente a dorso di un cammello e con relativo pernottamento, il tutto ad un prezzo davvero conveniente, specialmente se si è un po’ abili nel mercanteggiare.
Il viaggio non è certo fra i più comodi, se si considera che la sella, non è altro che un telaio in legno ricoperto da una coperta, per renderla più morbida e cercar di offrire un po’ di comfort, solitamente il tragitto prevede tre o quattro ore di marcia.
A parte qualche disagio questa è davvero un’esperienza indimenticabile, si parte nel tardo pomeriggio, e già dopo aver oltrepassato le prime dune, il paesaggio cambia, ma soprattutto si avverte il silenzio che regna sovrano tutto intorno, la sensazione che si percepisce è quella di inoltrarsi in un altro mondo.
La sabbia assume una colorazione infuocata, il sole tramontando crea tutta una serie di giochi di luci ed ombre, che rendono il paesaggio quasi surreale, fino ad arrivare ad un bivacco, quale punto di ristoro e dove trascorrere la notte.
Gli accompagnatori allestiscono le tende e preparano la cena, solitamente si tratta di tajine di capra o di cammello, da consumare immersi nel silenzio del Sahara e contemplando il cielo stellato, mentre le guide suonano i tamburi.
Al momento di coricarsi, è sempre meglio coprirsi la testa, se al mattino non ci si vuol ritrovare con tutta la sabbia negli occhi o in bocca.